Stimolato da una discussione aperta ieri nel gruppo di AU (In realtà di parlava d'altro), nella quale esponendo il mio punto di vista, sono stato apertamente contrastato da tutti, anche giustamente, infondo ognuno la pensa come vuole, ma vorrei qui scrivere il mio pensiero sull'argomento.
Il discorso era incentrato su questa domanda: L'Università deve formare figure professionali? Per me no!, o per lo meno, non è un discorso che si può generalizzare, dipende da corso di laurea a corso di laurea, faccio un esempio, ci sono facoltà come ingegneria e architettura, che fin dalla loro costituzione, sono state pensate come facoltà il cui scopo principale è quello di formare una figura professionale, che in un caso è l'ingegnere. Generalizzare è sempre un errore, come pensare che un modella come quello attuale a 3+2 vada bene per tutte le facoltà, secondo me bisogna ricominciare a pensare l'università in due direzioni, da una parte un modello prettamente accademico e dall'altro un sistema di formazione di alte figure professionali, ma senza per questo dire, eliminiamo questa parte o quest'altra. Io ho paura che realizzando troppi corsi altamente professionalizzanti, si finisca per far morire i corsi a valenza prettamente accademica, nella quale vengono formate le menti che avranno lo scopo in futuro di far avanzare la conoscenza del nostro paese (e forse anche di altri), altra paura e che si cominci a tagliare i programmi, adattandoli a quello che in Italia fanno le aziende, che è risaputo non essere all'altezza di quello che fanno società equivalenti all'estero, quindi si andrebbero a tagliare argomenti fondamentali per capire come evolvere determinate caratteristiche, si andrebbero a tagliare argomenti che servono a permettere la ricerca, quindi abbassando il livello culturale del nostro popolo.
Secondo me la soluzione è solo una, fare in modo che in ogni corso di laurea si creino 2 percorsi, uno prettamente accademico, con lo scopo di avviare alla ricerca e all'alta formazione, questo dovrebbe essere un corso di laurea che dovrebbe essere per le facoltà scientifiche realizzato a stretto contatto con il CNR ed enti di ricerca pura, e dall'altro un percorso, che crei figure professionali ad alto livello che lavori a stretto contatto con le aziende che grazie a quella collaborazione possano finalmente trovare spunto per creare del nuovo e far valere finalmente le nostre imprese a livello mondiale.
La cultura è sacra, non sacrifichiamola sull'altare dell'uniformità del mercato.
Il discorso era incentrato su questa domanda: L'Università deve formare figure professionali? Per me no!, o per lo meno, non è un discorso che si può generalizzare, dipende da corso di laurea a corso di laurea, faccio un esempio, ci sono facoltà come ingegneria e architettura, che fin dalla loro costituzione, sono state pensate come facoltà il cui scopo principale è quello di formare una figura professionale, che in un caso è l'ingegnere. Generalizzare è sempre un errore, come pensare che un modella come quello attuale a 3+2 vada bene per tutte le facoltà, secondo me bisogna ricominciare a pensare l'università in due direzioni, da una parte un modello prettamente accademico e dall'altro un sistema di formazione di alte figure professionali, ma senza per questo dire, eliminiamo questa parte o quest'altra. Io ho paura che realizzando troppi corsi altamente professionalizzanti, si finisca per far morire i corsi a valenza prettamente accademica, nella quale vengono formate le menti che avranno lo scopo in futuro di far avanzare la conoscenza del nostro paese (e forse anche di altri), altra paura e che si cominci a tagliare i programmi, adattandoli a quello che in Italia fanno le aziende, che è risaputo non essere all'altezza di quello che fanno società equivalenti all'estero, quindi si andrebbero a tagliare argomenti fondamentali per capire come evolvere determinate caratteristiche, si andrebbero a tagliare argomenti che servono a permettere la ricerca, quindi abbassando il livello culturale del nostro popolo.
Secondo me la soluzione è solo una, fare in modo che in ogni corso di laurea si creino 2 percorsi, uno prettamente accademico, con lo scopo di avviare alla ricerca e all'alta formazione, questo dovrebbe essere un corso di laurea che dovrebbe essere per le facoltà scientifiche realizzato a stretto contatto con il CNR ed enti di ricerca pura, e dall'altro un percorso, che crei figure professionali ad alto livello che lavori a stretto contatto con le aziende che grazie a quella collaborazione possano finalmente trovare spunto per creare del nuovo e far valere finalmente le nostre imprese a livello mondiale.
La cultura è sacra, non sacrifichiamola sull'altare dell'uniformità del mercato.
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