Voglio continuare da perfetto non conoscitore della materia un discorso iniziato qualche post fa, sul tema dell'amore.
Leggendo fumetti, vedendo film e telefilm, ascoltando musica, sembra che quando uno è innamorato viva un certo periodo della sua vita in funzione dell'altra persona, che ti svegli alla mattina pensando a situazioni vissute con quella persona, immaginando e pensando, si vive cercando un eterno contatto.
Ma è veramente cosi?
Può essere un sentimento cosi penetrante nel proprio modo di vivere?
Può arrivare al punto di far perdere la cognizione di se?
E soprattutto riprendendo il precedente post, come si capisce quando è amore e quando è una propria auto-convinzione?Leggendo fumetti, vedendo film e telefilm, ascoltando musica, sembra che quando uno è innamorato viva un certo periodo della sua vita in funzione dell'altra persona, che ti svegli alla mattina pensando a situazioni vissute con quella persona, immaginando e pensando, si vive cercando un eterno contatto.
Ma è veramente cosi?
Può essere un sentimento cosi penetrante nel proprio modo di vivere?
Può arrivare al punto di far perdere la cognizione di se?
Cercherò in post successivi di arrivare ad una risoluzione del problema, anche se come fanno notare millenni di opere letterarie e non, ancora nessuno ci è arrivato.
Non per altro un famosissimo libro dice:
L’enciclopedia galattica nel capitolo dedicato all’amore afferma che è troppo complicato da definire. La guida galattica per autostoppisti invece, sull’argomento amore, dice “evitatelo se possibile“.
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