martedì 11 marzo 2008

Storia di un sms

Solo un display davanti agli occhi, ma nella mente la tua immagine, nei miei pensieri parole che non entrano in solo 145 caratteri, le dita sfiorano il telefono, sfiorano i tasti premendoli uno dopo l'altro, il T9 non aiuta, il rimbombo della metro e i suoi sobbalzi rallentano la mia scrittura, ci penso, ci ragiono, cerco una soluzione per dirti come il solo tuo ricordo riempia la mia giornata e la mia vita; Ecco!, ci sono!, ho trovato le parole, le scrivo, le digito veloci sul telefono, mentre scrivo, il mondo non esiste, questo SMS sarà la mia voce, sarà l'estensione della mia anima verso te, sarà il punto di svolta, sarà l'inizio di una nuova era. Ti immagino mentre lo leggi, questo breve eppur infinito SMS, penso alle possibilità che si potrebbero aprire, penso alla possibilità che il solo scriverlo sia un errore, tutto ad un tratto i dubbi mi assalgono, io solo, nella più totale oscurità, circondato da mille occhi luminosi, ognuna è una mia paura, un mio dubbio, devo trovare al più presto una soluzione per uscirne, inviare o non inviare, che fare?
Perdere la possibilità del paradiso e relegarsi in un purgatorio di dubbi, o tentare e sfidare l'ignoto, giocandosi tutto se stesso, tutti i propri sentimenti, tutte le proprie speranze, tutto il proprio cuore?
Il dito lentamente scorre cercando il numero di lei, quelle 10 cifre che potrebbero portare fin da lei il mio io più nascosto, ecco lo trovo!, lo seleziono, ci penso, ogni attimo che passa è una tortura, ogni secondo un dubbio che assale, ma ogni volta è solo il pensiero di lei a farmi andare avanti, devo solo premere "ok", una semplice operazione e quel che sarà fatto, sarà fatto, non ci sarà modo per tornare indietro, solo due possibilità o si o no, mi decido!, un semplice infinitesimale movimento del pollice, sfioro quel tasto che sembra incredibilmente rigido e sul display una sola semplice scritta "SMS inviato".
Ora devo solamente aspettare, anche per sempre, se le fatalità della vita vorranno.

Fine!

La frase saggia
Nascondere a se stessi le verità del proprio cuore è inutile, per quanto uno possa scavare profondamente, per quanto uno possa chiudere a chiave dentro di sè, quello che si prova, questo prima o poi tornerà a mostrarsi e se prima ha fatto male, poi lo farà ancora di più

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