mercoledì 24 dicembre 2008
martedì 16 dicembre 2008
Comprati... finalmente comprati
giovedì 11 dicembre 2008
Film, Critiche e Riflessioni
Proprio per questo ora voglio postare qui una serie di consigli alla faccia di chi mi critica :D :P
Vi consiglio di andare a vedere al cinema :
- Twilight - Film che giudico stupendo e molto intenso, ma va visto con gli occhi di uno che vede un film di quel genere, partendo dal presupposto che è "il primo di una serie".
- City of Ember - Film che sto aspettando da un bel pò, deve ancora uscire ma dai trailer e dagli spezzoni visti secondo me per gli amanti del genere può piacere molto.
- Mamma Mia - Film già uscito e ritirato dalle sale un pò di tempo fa... comunque sia prendetelo in affitto, scaricatelo, fate come volete ma vedetelo, merita veramente.
- Lunik - Sono finalmente usciti in Italia e sono in programmazione sulle radio, richiedete le loro canzoni e visitate il sito www.lunik.com
PS: Voglio comunque bene a tutti, soprattutto a chi mi critica.
mercoledì 10 dicembre 2008
Twilight
sabato 6 dicembre 2008
To boldly go where no man has gone before
These are the voyages of the Starship, Enterprise
Its 5 year mission
To explore strange new worlds
To seek out new life and new civilizations
To boldly go where no man has gone before
Ricominciamo...
lunedì 17 novembre 2008
Ho paura
mercoledì 12 novembre 2008
Elezioni Sapienza OGGI
Io non sono contro la protesta e ne tanto meno contro chi è a favore, ma non tollero che si limiti il diritto allo studio degli studenti.
sabato 8 novembre 2008
Elezioni Sapienza 2008
Azione Universitaria quest'anno ha il simbolo che sopra vedete e si presenta con il nome "Azione Universitaria per la Libertà".
I nostri candidati sono:
ALICATA Cristian al Consiglio di Amministrazione
CUDA Irina al Senato Accademico
MARSILI Michele al C.U.S.
IACONA Pamela al LazioDISU
Io sono candidato in consiglio di Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per votarmi basta scrivere Nicolò Risitano sulla scheda che non riporta simboli.
ACCORRETE TUTTI A VOTARE!!!!
sabato 1 novembre 2008
Botta e Risposta sulla legge 133/08
• LE UNIVERSITÀ SARANNO PRIVATIZZATE? NO
Con la legge 133/08 si da’ la possibilità alle università che vogliono di trasformarsi in fondazioni, cioè un’istituzione privata riconosciuta come persona giuridica, che ha a disposizione un patrimonio da destinare a determinati scopi, senza fini di lucro.
Che cosa vuol dire che hanno possibilità? Vuol dire che non è un obbligo. La trasformazione in fondazioni è vincolata a un voto a maggioranza assoluta (50% +1 dei votanti) del senato accademico e dell’approvazione del ministero dell’istruzione e delle finanze.
Cosa più importante è che la struttura di amministrazione delle università, non varierà, rimarranno quindi consigli di amministrazione, senato accademico, consigli delle singole facoltà e tutte quelle strutture in cui è presente anche una rappresentanza studentesca.
Il primo e il quattordicesimo comma dell’art. 16 recitano così:
In attuazione dell'articolo 33 della Costituzione, nel rispetto delle leggi vigenti e dell'autonomia didattica, scientifica, organizzativa e finanziaria, le Università pubbliche possono deliberare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato. La delibera di trasformazione e' adottata dal Senato accademico a maggioranza assoluta ed e' approvata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. La trasformazione opera a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di adozione della delibera.
Alle fondazioni universitarie continuano ad applicarsi tutte le disposizioni vigenti per le Università statali in quanto compatibili con il presente articolo e con la natura privatistica delle fondazioni medesime.
• I FINANZIATORI PRIVATI POTRANNO TRARRE UTILI DALL’UNIVERSITÀ? NO
Utile: s.m. CO TS econ., eccedenza del totale dei ricavi sul totale dei costi di un’attività economica, di un’operazione commerciale o finanziaria; guadagno, profitto. (De Mauro)
La possibilità di trarre degli utili dai finanziamenti alle Università è, di fatto, non permessa dalla natura stessa delle fondazioni, che sono come già detto istituzioni senza scopo si lucro.
La legge prevede esplicitamente che non è ammessa in nessun modo la distribuzione di utili, questo proprio per non permettere alle aziende che penseranno di finanziare l’Università di guadagnare grazie al lavoro svolto dai ricercatori e dagli studenti.
Per rimarcare ancora di più la cosa, la legge, specifica anche che eventuali proventi derivanti dalle attività della fondazione debbano essere utilizzate solo ed esclusivamente per finanziare le attività scelte dell’Università, quindi più soldi per il mantenimento di aule, servizi agli studenti, laboratori, biblioteche, nuovi docenti e molto altro ancora.
Il quarto comma dell’art. 16 recita così:
Le fondazioni universitarie sono enti non commerciali e perseguono i propri scopi secondo le modalità consentite dalla loro natura giuridica e operano nel rispetto dei principi di economicità della gestione. Non e' ammessa in ogni caso la distribuzione di utili, in qualsiasi forma. Eventuali proventi, rendite o altri utili derivanti dallo svolgimento delle attività previste dagli statuti delle fondazioni universitarie sono destinati interamente al perseguimento degli scopi delle medesime.
• LA LEGGE 133 ABOLISCE IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLE UNIVERSITÀ? NO
Dai termini ”fini perequativi” si evince che i finanziamenti pubblici diminuiranno proporzionalmente all’aumentare dei finanziamenti privati, ma è anche vero che specifica che rimane fermo il finanziamento pubblico, quindi una quota base di finanziamenti pubblici sarà sempre garantita. Quota che non sarà purtroppo fissa, per questo chiediamo l’introduzione di una quota minima garantita dallo stato di questi finanziamenti. Bisogna comunque far notare che il finanziamento da parte di privati, sarà solamente un nuovo elemento di valutazione, che affianca quelli già esistenti.
Questo sistema di redistribuzione dei fondi, è stato pensato per evitare che università meno conosciute, quindi meno oggetto di attenzione da parte dei privati, si trovino in svantaggio rispetto ad altre università, magari più famose o grandi.
Il nono comma dell’art. 16 recita così:
La gestione economico-finanziaria delle fondazioni universitarie assicura l'equilibrio di bilancio. Il bilancio viene redatto con periodicità annuale. Resta fermo il sistema di finanziamento pubblico; a tal fine, costituisce elemento di valutazione, a fini perequativi, l'entità dei finanziamenti privati di ciascuna fondazione.
• LO STATO PERDERÀ IL CONTROLLO DELLE UNIVERSITÀ A FAVORE DEI PRIVATI? NO
Ogni singola Università che sceglierà di trasformarsi in fondazione, dovrà redigere un proprio statuto, questo statuto DEVE essere approvato dal ministero dell’istruzione, sarà questo statuto che potrà prevedere l’ingresso di rappresentanti delle aziende negli organi di gestione dell’università e che regolerà il loro potere.
Oltre a questo, le Università che si trasformeranno in fondazioni, saranno costantemente sottoposte al controllo della corte dei conti, che vigilerà sul bilancio e tutte quelle caratteristiche che potrebbero portare a far uscire dal controllo dello stato i conti dell’università e tra questo c’è anche la possibilità che un privato sfrutti l’università e le sue strumentazioni per scopi propri, possibilità che vorrebbe dire una perdita di soldi per lo stato.
Rimanendo fermo il finanziamento pubblico, il potere di decisione delle imprese sarà strettamente limitato.
Il sesto, il nono e l’undicesimo comma dell’art. 16 recitano così:
Contestualmente alla delibera di trasformazione vengono adottati lo statuto e i regolamenti di amministrazione e di contabilità delle fondazioni universitarie, i quali devono essere approvati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Lo statuto può prevedere l'ingresso nella fondazione universitaria di nuovi soggetti, pubblici o privati.
La vigilanza sulle fondazioni universitarie e' esercitata dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Nei collegi dei sindaci delle fondazioni universitarie e' assicurata la presenza dei rappresentanti delle Amministrazioni vigilanti.
La Corte dei conti esercita il controllo sulle fondazioni universitarie secondo le modalità previste dalla legge 21 marzo 1958, n. 259 e riferisce annualmente al Parlamento.
La nuova disciplina sull’avicendamento dei professori universitari contenuta nell’art. 66 della legge 6 agosto 2008, n. 133 rubricata “Turn over”
• CI SARA’ UN REALE RIDIMENSIONAMENTO DEL CORPO DOCENTE E PIU’ IN GENERALE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE? SI ma…
Su questo punto bisogna spiegare bene qual è l’attuale situazione dell’Università Italiana; Università nella quale grazie all’autonomia e alla riforma del 3+2 c’è stato un incremento del numero di corsi e di cattedre totalmente fuori da ogni criterio che possa avere una seppur minima logicità, esistono corsi che sono seguiti da uno studente soltanto, interi corsi di laurea con non più di dieci iscritti, facoltà doppie che esistono solamente per accontentare qualche professore barone. Situazione, che ha portato a una triplicazione dei costi dell’Università e che a oggi si è riuscita a portare verso una soluzione con la riforma dell’università la legge 270/04, che obbliga le università a eliminare questi corsi di laurea e queste cattedre, inutili e dispendiose. Questo naturalmente ha portato a un abbattimento della richiesta di docenti da parte delle università, abbattimento che la legge ha cercato di regolare, per evitare che professori baroni continuino ad assumere senza nessuna logica di fabbisogno.
Il primo, il terzo, il settimo e nono comma dell’art. 66 recitano così:
1. Le amministrazioni di cui al presente articolo provvedono, entro il 31 dicembre 2008 a rideterminare la programmazione triennale del fabbisogno di personale in relazione alle misure di razionalizzazione, di riduzione delle dotazioni organiche e di contenimento delle assunzioni previste dal presente decreto.
3. Per l'anno 2009 le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 523, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 10 per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascuna amministrazione, il 10 per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
7. Il comma 102 dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e' sostituito dal seguente: «Per gli anni 2010 e 2011, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, per ciascun anno, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 20 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere, per ciascun anno, il 20 per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
9. Per l'anno 2012, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 523 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, possono procedere, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 50 per cento di quella relativa al personale cessato nell'anno precedente. In ogni caso il numero delle unità di personale da assumere non può eccedere il 50 per cento delle unità cessate nell'anno precedente.
• E’ VERO CHE CI SARANNO DEI NOTEVOLI TAGLI AL FINANZIAMENTO PUBBLICO? SI ma…
Come abbiamo già detto prima, le precedenti riforme dell’Università (prima con i requisiti minimi introdotti dal decreto Moratti e in seguito con la legge 270/04, cioè il nuovissimo ordinamento, da Mussi) hanno portato a una diminuzione della richiesta e del fabbisogno del corpo docente, questa diminuzione è stata accompagnata a un diminuzione dei Fondo di Finanziamento Ordinario che lo stato dà alle università.
Cos’è il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO)? E’ il fondo statale con il quale sono pagati i nostri professori e i servizi primari, cioè acqua, luce e gas. Non sono fondi che sono indirizzati alla ricerca, né a servizi come laboratori, aule studio e biblioteche.
Bisogna anche dire, che questi tagli andrebbero meglio contestualizzati, ovviamente in quei casi in cui ci sono sprechi.
Il tredicesimo comma dell’art. 66 recita così:
13. Le disposizioni di cui al comma 7 trovano applicazione, per il triennio 2009-2011 fermi restando i limiti di cui all'articolo 1, comma 105 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nei confronti del personale delle università. Nei limiti previsti dal presente comma e' compreso, per l'anno 2009, anche il personale oggetto di procedure di stabilizzazione in possesso degli specifici requisiti previsti dalla normativa vigente. Nei confronti delle università per l'anno 2012 si applica quanto disposto dal comma 9. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette. In relazione a quanto previsto dal presente comma, l'autorizzazione legislativa di cui all'articolo 5, comma 1, lettera a) della legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente il fondo per il finanziamento ordinario delle università, e' ridotta di 63,5 milioni di euro per l'anno 2009, di 190 milioni di euro per l'anno 2010, di 316 milioni di euro per l'anno 2011, di 417 milioni di euro per l'anno 2012 e di 455 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013.
• VERRANNO TAGLIATI FONDI ALLA RICERCA? NO
La legge finanziaria 133/08 non taglia fondi alla ricerca, crea invece una fondazione statale, chiamata “Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia”, che avrà lo scopo di promuovere progetti di ricerca di eccellenza e innovativi, cosi da premiare quei ricercatori che con il loro lavoro portano un grande contributo alla crescita del paese.
Oltretutto bisogna ricordare che l'Università non usa il Fondo di Finanziamento Ordinario per finanziare la propria ricerca, ma il FIRST (Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica), che si compone di 3 parti, una dedicata all'industria, un altra alla ricerca di base e in ultima ma non meno importate la parte dell'università, il fondo PRIN.
Questo fondo il FIRST non viene minimamente intaccato ne dalla legge 133 ne tantomeno dalla finanziaria 2009.
L’art. 17 recita così:
1. Al fine di una più efficiente allocazione delle risorse pubbliche volte al sostegno e all'incentivazione di progetti di ricerca di eccellenza ed innovativi, ed in considerazione del sostanziale esaurimento delle finalità originariamente perseguite, a fronte delle ingenti risorse pubbliche rese disponibili, a decorrere dal 1° luglio 2008 la Fondazione IRI e' soppressa.
2. A decorrere dal 1° luglio 2008, le dotazioni patrimoniali e ogni altro rapporto giuridico della Fondazione IRI in essere a tale data, ad eccezione di quanto previsto al comma 3, sono devolute alla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.
3. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze e' disposta l'attribuzione del patrimonio storico e documentale della Fondazione IRI ad una società totalitariamente controllata dallo Stato che ne curerà la conservazione. Con il medesimo decreto potrà essere altresì disposta la successione di detta società in eventuali rapporti di lavoro in essere con la Fondazione IRI alla data di decorrenza di cui al comma 1, ovvero altri rapporti giuridici attivi o passivi che dovessero risultare incompatibili con le finalità o l'organizzazione della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia.
4. Le risorse acquisite dalla Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia ai sensi del comma 3 sono destinate al finanziamento di programmi per la ricerca applicata finalizzati alla realizzazione, sul territorio nazionale, di progetti in settori tecnologici altamente strategici e alla creazione di una rete di infrastrutture di ricerca di alta tecnologia localizzate presso primari centri di ricerca pubblici e privati.
5. La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia provvederà agli adempimenti di cui all'articolo 20 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile e disposizioni transitorie, di cui al regio decreto 30 marzo 1942, n. 318.
CONCLUSIONI
FONDAZIONI SI, CON LA GARANZIA DI UNA PERCENTUALE FISSA DI FINANZIAMENTO PUBBLICO, CHE GARANTISCA UN LIBERO DIRITTO ALLO STUDIO. DOVE IL FINANZIAMENTO PRIVATO, SOTTO IL VIGILE CONTROLLO DEGLI ORGANI DELLO STATO, SIA UNA OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO E NON UN MEZZO DI CONTROLLO DA PARTE DELLE IMPRESE.
NO AL “TURN OVER” CON CIFRE PERCENTUALI DECONTESTUALIZZATE DECISE APRIORISTICAMENTE.
SI AL “TURN OVER” CHE SEGUENDO CRITERI RAZIONALI MIRI A GARANTIRE LA SODDISFAZIONE DELLE REALI ESIGENZE DELLE UNIVERSITA’, TAGLIANDO GLI SPRECHI.
NO AI TAGLI GENERALIZZATI MA RIDISTRIBUZIONE RAZIONALE DELLE RISORSE.
SI A UNA RIFORMA STRUTTURALE DELL’UNIVERSITA’, CHE COSTRUISCA UN UNIVERSITA’ NUOVA, DOVE LA COOPERAZIONE TRA UNIVERSITA’ E MONDO DEL LAVORO SIA INCENTIVATA.
CHIEDIAMO UN VIGILE CONTROLLO SUGLI STATUTI DELLE UNIVERSITA’ CHE SCEGLIERANNO DI DIVENTARE FONDAZIONI DA PARTE DEL MINISTERO, PER GARANTIRE UNA GIUSTA RAPPRESENTATIVITA’ DEL CORPO STUDENTESCO NEGLI ORGANI DELL’UNIVERSITA’ E UN LIMITATO POTERE DELLE AZIENDE FINANZIATRICI.
AZIONE UNIVERSITARIA ROMA www.azioneuniversitariaroma.org
martedì 21 ottobre 2008
domenica 19 ottobre 2008
Era tanto che non mi succedeva.
venerdì 17 ottobre 2008
NO AL BLOCCO DELLA DIDATTICA!
E’ ora di eliminare gli sprechi, basta a spese pazze, come i 223.200 EURO per il logo de “La Sapienza”, basta mantenere in vita corsi di laurea con 5 iscritti.
Tagliamo dove bisogna tagliare,
facciamo nuovamente respirare questa università.
La legge 133 specifica che le Università POSSONO deliberare di diventare fondazioni, non hanno nessun obbligo di diventarlo.
Per la prima volta verranno introdotte penalità per gli atenei che hanno tasse studentesche troppo alte.
Finalmente si potrà avere una più stretta collaborazione tra Università e mondo produttivo, attraverso delle collaborazioni, permettendo agli studenti di avere la possibilità di maggiori sbocchi lavorativi.
sabato 11 ottobre 2008
Il gruppo e il singolo
Cosa è più importante tra l'ambizione dell'individuo e la crescita di un gruppo ?
Vorrei che si rispondesse con i commenti, intanto dico la mia :D
Secondo me , di fronte alla crescita di un gruppo, l'ambizione va totalmente messa da parte, non deve praticamente esistere, nel momento in cui si fa parte di un gruppo, la crescita di quel gruppo e la crescita di te come individuo, tu sei il gruppo e il gruppo è te, un tutt'uno, una massa con forma e anima, unita e indistruttibile.
La vittoria dell'uno e la vittoria del tutti, in un gruppo ognuno è individuo e gruppo, è uno e tutti.
Ditemi la vostra.
Ciao
domenica 5 ottobre 2008
giovedì 18 settembre 2008
mercoledì 17 settembre 2008
Dire che condivido, è poco! E' il mio pensiero stesso!
Ero convinta che il comportamento di migliaia di ragazzi nell’incontro con il presidente Fini ad Atreju avesse rivelato alla politica e al mondo dell’informazione qualcosa di più del nostro modo di essere e di pensare. Così non è stato. Così non si è voluto che fosse.
Ritengo dunque opportuno intervenire, anche per non essere ingiustamente attaccati in nome di cose né dette né pensate.
Non cadete nel tranello. Siamo stati e restiamo gente che crede nella libertà, nella democrazia, nell’uguaglianza e nella giustizia.
Siamo quelli che ogni giorno consumano i migliori anni della propria gioventù per difendere questi valori, al punto che se oggi qualcuno si mettesse in testa di reprimerli – come avviene in Cina, a Cuba o in altre parti del mondo – noi li difenderemmo con la vita. Sono i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione e che sono propri anche di chi ha combattuto il fascismo.
Certo, c'è stato anche un antifascismo "militante" in nome del quale sono stati uccisi presunti fascisti e anche antifascisti, sono stati infoibati vecchi, donne e bambini, sono stati eliminati ragazzi di sedici anni che avevano come unica colpa quella di far parte della nostra organizzazione. Certo, ancora oggi, in nome dell’antifascismo "militante" ad alcuni di noi viene impedito di andare a scuola, all’università, al cinema.
Si tratta della mia obiezione ed è la stessa di Gianfranco Fini che, ad Atreju, ha operato questa distinzione, parlando di un antifascismo democratico e uno non democratico, ovvero di una parte di questo fenomeno nei cui valori ci riconosciamo e di un'altra parte le cui gesta sono distanti anni luce dai principi nei quali crediamo (e nei quali dovrebbe credere anche l'altro antifascismo). Noi rifiutiamo ogni forma di violenza, oppressione e intolleranza.
Gianfranco Fini ha operato questa distinzione senza soffermarcisi perché voleva che il suo giudizio sul fascismo fosse chiaro, netto, definitivo. Sapeva che molti di noi sarebbero stati feriti da questo atteggiamento, ma non ha voluto blandirci come fossimo ragazzini inconsapevoli. Sapeva di avere davanti gente piena di dignità, giovane e matura nello stesso tempo. Ed è quello che siamo.
E allora guai a offrire pretesti a una sinistra terrorizzata dall'impossibilità di utilizzare ancora contro di noi quella carta jolly rappresentata dall'accusa di fascismo. Guai a farci mettere ancora sotto accusa da chi, per storia, ha decisamente poche lezioni da offrire. Così da poter essere finalmente noi a chiedere conto del perché, ancora oggi, non una parola di solidarietà venga spesa dai sedicenti democratici quando i ragazzi di Ag vengono aggrediti o le loro sedi date alle fiamme.
E adesso, per favore, basta.
Basta con questa storia del fascismo e dell’antifascismo. Mi rivolgo a tutti, dentro e fuori da Azione Giovani, dentro e fuori da An, dal Pdl, da Montecitorio, dalla politica italiana intera. Pietà! Siamo nati a ridosso degli anni ’80 e ’90, siamo tutti protesi anima, cuore e testa nel nuovo millennio. Dobbiamo respingere insieme questo tentativo di rinchiudere quella meravigliosa gioventù che svolgeva poche ore fa la più grande manifestazione giovanile d’Italia in uno spazio angusto di quasi cento anni or sono. Ragazzi, stiamo vincendo e questo non va giù a una sinistra sempre più priva di risposte concrete e suggestioni efficaci. Che ha completamente perso il contatto con la nostra generazione e ora cerca di costringerci all’interno di una galera civile per evitare che il nostro amore possa continuare a contagiare altri giovani italiani.
Non ne posso più di parlare di fascismo e antifascismo, e non intendo farlo ancora. Voglio fare altro, occuparmi di questo presente e di questo futuro. Come ognuno di voi, voglio fare politica nell’Italia di oggi, per dare una speranza all’Italia di domani.
Tutto il resto è noia.
domenica 14 settembre 2008
Atreju 2008
martedì 9 settembre 2008
Agricoltura HOT
giovedì 4 settembre 2008
mercoledì 3 settembre 2008
domenica 31 agosto 2008
Gli standard
sabato 30 agosto 2008
Festa delle birre
venerdì 29 agosto 2008
giovedì 28 agosto 2008
Il Principe Caspian
mercoledì 27 agosto 2008
lunedì 25 agosto 2008
domenica 24 agosto 2008
Wait... reboot
Programmi per l'inverno? Per ora pochi, tra cui finire il lavoro che sto facendo e organizzare il linuxday roma 2008. Non da meno fare esami (anzi lo metterei al primo posto) e partecipare se ci riesco ad alcuni eventi barcampisti d'Italia, tra cui il RomeCamp, inoltre c'è Atreju 2008 la festa nazionale di Azione Giovani.
Spero che il nuovo inverno porti buone cose, già l'anno che è passato è stato denso di emozioni e novità, un nuovo corso sta per essere intrapreso, io adoro l'inverno.
A presto
venerdì 22 agosto 2008
Consiglio musicale #4
venerdì 15 agosto 2008
venerdì 8 agosto 2008
mercoledì 6 agosto 2008
JailBreak Tolto
lunedì 4 agosto 2008
Apple... serietà
domenica 3 agosto 2008
Giuseppe Garibaldi, chi era costui? La domanda sembra ...
sabato 2 agosto 2008
Immortalità
venerdì 1 agosto 2008
Diritto d'autore? Quale?
Unc, You Tube minaccia comunicazione |
Social network pongono questione tutela copyright |
(ANSA) - ROMA, 31 LUG - 'La minaccia alla liberta' della rete, dopo la denuncia di Mediaset nei confronti di You Tube, lede la liberta' di comunicazione'. E' il commento di Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori. 'Internet - spiega - e' nato come mezzo di condivisione, alla cui base risiede il diritto fondamentale della liberta' di comunicazione. Ma l'ascesa inarrestabile della rete e dei social network come You Tube pone la questione della tutela del copyright'. |
mercoledì 30 luglio 2008
La mia Firefox3 experience
Io sono sempre stato un patito degli aggiornamenti, dell'usare tutto ciò che è ultra nuovo anche se instabile, l'importante è che sia usabile, una volta ero dedito alla ricompilazione selvaggia degli svn, con tutti i problemi che questo comporta, ma a me piacciono le novità, anche se instabili :D.Ora Firefox3 dovrebbe essere una versione stabile, dovrebbe essere un browser rilasciato alle masse, tra l'altro hanno anche fatto il download day, e quindi seguendo la logica comune dovrebbe per lo meno essere stabile, ma allora, Perchè Non E' Così???? Perchè a me si blocca continuamente anche con tutti i moduli esterni disattivati? E per bloccare, intendo il significato peggiore del verbo bloccare, si pianta e comincia a macinare ram, a succhiarsela come un pompa idraulica, finche non gli do un bel KILL e allora torna tutto allo stato normale.
Qui ho pensato, un difetto di giovinezza, può succedere, testiamo la 3.0.1 FORSE, hanno risolto qualcosa, ma de che!!!! uguale stessi medesimi problemi, decido cosi di lasciare perdere e tenermi la mia bella 2.0 version. Passa più di un mese e leggo su un blog che gli sviluppatori hanno rilasciato la versione 3.1 alfa, cioè una versione ancora allo stato embrionale, qui il mio vecchio pallino si fa sentire e mi dice, vuoi vedere che finalmente mi hanno risolto questo problema? Scarico il pacchetto per OSX, lo copio sul desktop, chiudo FF2 (perchè una bella finestrella mi dice, solo una versione di firefox per volta, fosse mai, poi se se ne accorgono le budella, sai che casino), eseguo e .... stop, tempo 2 minuti e sono capo a dodici, browser bloccato e memoria che viene letteralmente risucchiata dall'idrovora.Ora mi chiedo, ma testarle le applicazioni rilasciate? Possibile che Firefox e la comunity di mozilla sia caduta cosi in basso? Spero che risolvano al più presto, perchè Firefox3 esteticamente è molto bello e ho come l'impressione (non avendo potuto provarle) che le nuove funzioni siano realmente utili.
Sperando in un futuro più roseo per il panda rosso, un saluto a tutti.
martedì 29 luglio 2008
domenica 27 luglio 2008
Fate finta che il post precedente non esista
giovedì 24 luglio 2008
Rinuncio al jailbreak
mercoledì 9 luglio 2008
sabato 5 luglio 2008
Consorso per vincere un MacBook Air
L'Air ha le seguenti caratteristiche:
- Processore Intel Core 2 Duo 1,6 GHz
- 2GB di memoria
- Disco rigido PATA da 80GB a 4200 giri/min1
- Wi-Fi 802.11n2 e Bluetooth 2.1+EDR integrati
giovedì 3 luglio 2008
iPhone 3G
martedì 24 giugno 2008
giovedì 19 giugno 2008
Esperienze di Birra
Torno a parlare della mia esperienza nel fare la birra in casa, al momento attuale sono a 3 qualità diverse di birra realizzate, una bionda lagher, una nera Stout e un altra bionda european lagher (diversa dalla prima), ora mi è arrivata una india pale ale, che da più fonti ho letto come un ottima birra, devo solamente realizzarla ora, facendola fermentare e imbottigliandola.
Contate che la prima imbottigliatura è stata completamente finita, ce la siamo bevuta tutta, ed era ottima, ora ho a riposare la nera e la seconda bionda, fra 2 settimane potrò fare il primo assaggio della stout , perchè sarà passato esattamente un mese, spero che l'uso dello zucchero di canna non l'abbia rovinata, ma credo di no, è venuta solamente meno gradazione alcolica, ma per il resto sembra non aver influito, forse sicuramente un pò sull'aroma, ma essendo una stout non so... staremo a vedere, forse domenica creo la IPA, cosi che per intorno al 20 di luglio sarà pronta per berla.
Ora che ho imparato, penso che per ottobre farò un mega acquisto, prendendo + birre, e realizzandole a ruota, cosi che in estate saranno decisamente più mature e pronte per essere bevute.
Il passo successivo saranno le all-grain, ma per ora ancora non mi sento molto pronto per questo passo :D
venerdì 13 giugno 2008
mercoledì 4 giugno 2008
lunedì 2 giugno 2008
Bruciano gli Universal Studios
venerdì 30 maggio 2008
Chi è democratico?
Sapienza, preside minacciato
e sequestrato dai collettivi
L'intervento della polizia. Pescosolido: «Temo per i miei figli»
Cosa farà, ora, professore? «La situazione sta diventando insostenibile. Sto valutando il da farsi con la mia famiglia». Ovvero, pensa davvero alle dimissioni? «Non escludo alcuna decisione nei prossimi giorni. Anche perché temo per la libertà di insegnamento e la stessa vita democratica della facoltà. Alcuni colleghi, per esempio Lucetta Scaraffia, mi hanno segnalato casi in cui gruppi dei Comitati hanno tentato di far sospendere le lezioni o di imporre una discussione su fascismo e antifascismo. Se si comincia con questi metodi, mi pare obbligatorio aprire una riflessione approfondita e molto seria su quanto sta accadendo alla facoltà di Lettere».
In sette anni Pescosolido insomma ha «fatto il callo». Ma un sequestro, no: non l'aveva mai visto né vissuto. Così come non gli era mai capitato (il fatto risale a mercoledì mattina, quando era stata organizzata una prima manifestazione anti-Pescosolido davanti alla presidenza della facoltà) di sentirsi toccare la spalla e di ascoltare una voce che gli chiedesse «senti, preside, ma quanti figli hai?». L'atmosfera a Lettere è inscandescente, dopo l'autorizzazione rilasciata il 14 maggio dal preside al convegno sulle foibe: gli scontri di via De Lollis martedì, i tre arresti domiciliari di due giovani di Forza Nuova e di uno studente dei Comitati, le manifestazioni dei Comitati a Lettere prima mercoledì e poi ieri mattina. Chiarisce Pescosolido: «Avevo scritto lunedì al prorettore vicario Luigi Frati.
Vista la situazione e i recenti episodi in città, avevamo deciso la sera stessa di ritirare il permesso». Comunque i Collettivi accusano Pescosolido di aver «sdoganato», dato via libera a Forza Nuova. Il preside assicura: «Nelle forme in cui mi era stata presentata, appariva la sigla Lotta universitaria, non Forza Nuova. E io non autorizzo tutto ma solo le iniziative che possono rientrare nei fini istituzionale della facoltà. E mi chiedo: chi è che decide se si può o non si può tenere un convegno? Io, da preside, devo mettere i paletti. Ma da privato cittadino liberaldemocratico penso sia un errore non ascoltare estremisti di destra, di sinistra, di centro». Tra i relatori appariva però il nome del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore. «Ho chiesto ad alcuni colleghi se lo conoscessero, la maggior parte non sapeva chi fosse, non è un nome ancora segnato sui libri di storia...».
Torniamo a giovedì, al pianterreno di Lettere. Alle 11 si forma il corteo dei Collettivi. Ma poco prima delle 13 più di un centinaio di manifestanti sale la famosa scalinata di Lettere, imbocca il corridoio di sinistra e si piazza davanti alla porta della presidenza. Lì dentro ci sono Pescosolido, il suo collega Vittorio Vidotto («ero andato a chiedergli come stesse, sotto accusa com'è») e due impiegate. Pescosolido ha in tasca il numero di un telefono cellulare: quello di un poliziotto che, dopo la prima manifestazione di mercoledì e le denunce del professore, aveva assicurato che in caso di pericolo gli agenti sarebbero intervenuti. In realtà gli agenti, tutti in borghese, sono già lì davanti alla facoltà, confusi tra i manifestanti. Passano venti minuti di grida al megafono, di minacce. Poi i calci alla porta.
Racconta Vidotto: «L'atmosfera era dura, tesa. paura? Una certa accelerazione del battito cardiaco c'è stata... se avessero sfondato la porta non so come sarebbe andata a finire». A quel punto Pescosolido chiama il numero di telefono. «Professore, siamo qui fuori. Vuole che chiamiamo rinforzi? ». Pescosolido chiede di non gettare benzina sul fuoco: desidera solo uscire per andare a a prendere la figlia a scuola. Il resto ricorda un blitz. Venti uomini aprono un varco tra i ma-nifestanti, spalancano la porta, conducono via prima le impiegate e Vidotto, infine il preside. Ma non gli fanno affrontare la scalinata dell'ingresso principale. Escono rapidamente dal retro del Museo dei Gessi, evitando il piazzale della Minerva. Ancora Vidotto, autore di molti libri su Roma: «Spero solo che questi episodi non si ripetano, che Pescosolido non diventi il bersaglio di una autentica campagna ostile, che non si assista a una escalation contro i docenti che la pensano diversamente dai Comitati.... Ma cosa sta accadendo in questa città? Vedo molti episodi. Sono davvero coincidenze temporali?» Chissà.
Fonte: Corriere della sera
giovedì 29 maggio 2008
Anche sbagliare a volte serve a qualcosa!
"Al Pigneto sono stato io
Non chiamatemi razzista"