domenica 2 dicembre 2007

Eros (alias Cupido)

Da wikipedia:
Eros nella mitologia greca era il dio dell'amore.
Nelle origini non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione: per Omero infatti rappresentava quell'attrazione irresistibile che due persone sentono uno per l'altro e che può portarli a perdere la ragione o alla distruzione.
È per Esiodo che Eros diventa un dio, ma non ancora la classica rappresentazione del fanciullo paffuto, che vola scoccando frecce d'amore, ma una divinità primordiale, antica come Gea (la Terra) stessa. Non è il figlio di Afrodite, ma il suo compagno di ogni momento. L'Eros di Esiodo aveva una potenza enorme, poteva causare danni a cui nessuno poteva porre rimedio, né uomini né dei.
Da questa concezione, successivamente la figura del dio temibile si trasformò in una divinità dell'amore, ma ancora Euripide gli riconosceva un grande e pericoloso potere, da citarlo in un coro di Ifigenia in Aulide rievocando le sue frecce in senso figurato.
Il potere di Eros era illimitato, egli era l'elemento attivo dei tempi primordiali. Per questo motivo era adorato a Tespi sotto forma di una pietra grezza.
Vi sono diverse versioni della sua genealogia. A volte viene considerato figlio di Afrodite generato con Zeus o con Ares o con Ermes oppure da Ermes e Artemide. Una tarda leggenda di origine poetica lo definiva figlio di Iride l'arcobaleno e del vento dell'Ovest. Più spesso è detto figlio di Afrodite e Ares o divinità primordiale. Per personificare le diverse forme che può assumere, gli vengono attribuiti a volte dei fratelli, come Anteros, che personifica l'amore corrisposto. Un tardo racconto lo indica come lo sposo che Psiche non avrebbe mai dovuto vedere in volto.

Questa è la parte di cronaca, ciò che la letteratura, i testi, ci raccontano, in realtà Eros è, si il dio dell'amore, ma fondamentalmente è strabico, totalmente orbo.

Siete d'accordo con me?

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