giovedì 29 novembre 2007
Prove tecniche con iSight
mercoledì 28 novembre 2007
e due...
Per la seconda volta mi scordo qualcosa e mi devo fare i Km per andare a riprenderlo... come oggi, che parto da casa (Anzio), arrivo a Pomezia sulla pontina, mi accorgo che ho scordato il cellulare... torna indietro e riprendilo... ufffffffffff..... chissà cosa avrò per la testa????
martedì 27 novembre 2007
Capire
Sono ad un bivio tremendo, so che voglio fare una cosa, ma non so se poi sono capace a gestirne le varie conseguenze, non so proprio che pesci pigliare.
Ho paura di essere vittima dell'illusione, che questa abbia preso il sopravvento, che mi abbia offuscato la mente e non mi faccia ragionare con raziocinio, sempre che usare la ragione sia la soluzione, il che non è detto, usare la ragione alcune volte non serve, serve molto di più l'uso del cuore, ciò che ci sentiamo dentro, alcune volte deve essere la guida.
Si lo so, ho più complessi io dell'Umbria Jazz.
lunedì 26 novembre 2007
My complex mind
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Forti sti romani
Una signora espone il biglietto integrato giornaliero al controllore.
Signora: - Mi scusi, con questo posso viaggia' tutto er giorno?
Controllore: - Si nun ci'hai gnente da fa'... sì.
Realmente accaduto in via Nomentana.
Un signore alquanto anziano resta immobile con la sua auto allo scattare del verde e il ragazzo di dietro con una vettura alquanto sportiva abbassa il finestrino, si sporge e esclama:
A nonno, guarda che più verde de così nun diventa!
Zona imprecisata.
In mezzo al traffico c'è il tipico romano arrabbiato che dà una serie di colpi di clacson inutili perché non c'è proprio spazio per fermarsi. Dopo il quarto-quinto colpo di clacson, un tizio sul ciclomotore davanti a lui (che ormai era assordato dal frastuono) dice:
A capo, er clacson funziona, mo' prova 'n po' li fari!
Sentita in zona Boccea.
Un tizio di mezza età a bordo di un'Alfa 156 rivolgendosi al vecchietto a bordo di una vecchia Fiat 600 ferma al semaforo:
Che aspettamo, che se mette 'n moto l'asfarto pe' annassene da 'st'incrocio!?
Sentita a Porta Maggiore.
Al semaforo un'automobile in prima fila non parte, nonostante sia diventato verde da un po', e uno da dietro urla:
A more', ci'avemo solo quei tre colori: è 'scito 'r verde, che volemo fa?
Udita in un mercato rionale.
Il pescivendolo testimonia la freschezza della propria merce urlando a squarciagola:
Ahò, 'sti pesci nun so' morti: stanno a dormi'
Grazie a Luca Procaccini che mi ha mandato queste frasi in mail
domenica 25 novembre 2007
Casa mia..
Oggi, si infondo è una bella giornata, questa sera sono stato invitato da mio zio (uno dei fratelli di mia madre) a cena a casa sua, mi dovrò fare una bella traversata, ma per la famiglia questo ed altro, in fondo alcune volte la famiglia è l'unica cosa che ci resta, qualcosa per farsi forza, un punto saldo, infondo il legame di sangue è inscindibile.
sabato 24 novembre 2007
La Besciamella o Balsamella
Rispetto e parità per le donne...
- Oltre 14 milioni di donne italiane sono state vittima di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita.
- La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,5% degli stupri) o dall'ambito familiare.
- Oltre il 94% delle violenze non è stata mai denunciata. Solo nel 24,8% dei casi è ad opera di uno sconosciuto.
- Si abbassa sempre di più l'età media delle vittime.
- Un milione e 400 mila donne hanno subito uno stupro prima dei 16 anni.
Il macbook
venerdì 23 novembre 2007
Musica & other
giovedì 22 novembre 2007
Spina
Una spina conficcata nel cuore,
ricordo di momenti mai passati,
una spina conficcata nel cuore,
che ricorda ciò che non è,
un cuore che sanguina,
che ha smesso di battere,
un eco lontano,
il ricordo della vita,
momenti, attimi, solo questo
nulla più,
il senso di abbandono nel profondo,
solo ricordi,
ora è finita.
La devo smettere de scrivere ste cose.. tanto non sono capace...
mercoledì 21 novembre 2007
Mi sono rotto de sta storia
Linux non è ne di destra ne di sinistra, Linux è un sistema operativo, progettato, secondo me, meglio di altri, e soprattutto meglio di Windows, e soprattutto con alla base una filosofia che se sei uno che tiene al proprio paese e ai cittadini del paese, non può che condividere, e cioè la libera circolazione del sapere.
Secondo me, la libera circolazione e il libero accesso al sapere e alla conoscenza, dovrebbero essere valori tutelati costituzionalmente, non si vive in un paese progredito, se non si garantisce a tutti i cittadini la possibilità di apprendere.
Linux e ogni software open source, in campo informatico fanno proprio questo, e anche di più, perchè permettono di studiare il codice a chi ha la volontà di imparare e permettono di modificare questo codice, cosi che il risultato sia una somma di contributi, nonché di metterlo a disposizione di qualunque altro voglia farne uso, in uno scambio collettivo e unico di conoscenza.
Io ad esempio sono un attivista di Destra, che però fa anche parte di un LUG, che lavora ogni giorno per diffondere il software open source, che organizza degli eventi e via dicendo, bisogna allontanarsi da questi modi di pensare, sono vecchi e soprattutto sbagliati.
Noio volavant savuar
per andare dove dobbiamo andare da che parte dobbiamo andare?
Totò faceva questa domanda al pizzardone milanese, ma se ci pensiamo bene è la domanda della vita.
Siamo quasi trent'enni (mi dispiace per chi li ha superati, oramai non avete più speranze), una vita davanti e tante scelte da prendere, ci sarà mai qualcosa o qualcuno che ci dirà qual'è la strada migliore da seguire? Penso di no.
Prendiamo le nostre strade e facciamo le nostre scelte, costruiamo il nostro futuro.
Inganno mentale
La mente può ingannare?
I nostri desideri e speranze, posso portarci a credere in cose che non sono vere?
E' possibile giungere a conclusioni sbagliate, a ragionamenti errati, solo e unicamente per la volontà che una certa cosa vada come si voglia?
Siamo veramente, schiavi dei nostri desideri?
E' possibile fraintendere certe situazioni,comportamenti e fatti, solo perchè vogliamo che vadano nella direzione in cui vorremmo che vadano?
Cosa ne pensate voi?
A casa...
A proposito di cucina, a me una cosa che ha sempre appassionato è proprio il cucinare, ci passerei le ore ai fornelli, pastricciando tutto, tentando le cose più assurde, l'ultima volta ho sprecato non so quante uova nel tentativo di realizzare una meringa con lo sciroppo di zucchero... strana cosa improponibile... :D.
A voi piace cucinare? cosa cucinate più spesso???
Ciao a tutti
martedì 20 novembre 2007
Cambio di rotta
Da oggi, solo il mio nome racconterà chi sono.
Addio 6x9=42 ... è stato bello trascorrere un lungo cammino insieme...
PS: Nella testata rimarrà ancora per un po'.. l'ho appena creata :D
lunedì 19 novembre 2007
Pensieri nascosti
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Paradiso e inferno, andata e ritorno
Dal paradiso all'inferno
nel tempo di un addio,
trovarsi a toccare l'infinito
e poi cadere nel baratro,
lasciare andare un pensiero,
abbandonare un idea,
abbandonare un istante,
abbandonare me stesso,
abbandonare ciò che può essere,
ciò che sarà.
Citazioni a tema (r)evolution
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
passo le notti a camminare dentro a un metrò
sembro uscito da un romanzo giallo,
ma cambierò, si cambierò
gettano arance da un balcone, così non va
tiro due calci ad un pallone, e poi chissà
non sono ancora diventato matto,
qualcosa farò, ma adesso no.
[...]
E guardo il mondo da un oblò, mi annoio un po'
se sono triste mi travesto come Pierrot
poi salgo sopra i tetti e grido al vento
guarda che anch'io ho fatto a pugni con Dio.
Ho mille libri sotto al letto, non leggo più
ho mille sogni in un cassetto, non lo apro più
parlo da solo e mi confondo e penso
che in fondo si, sto bene così,
[...]
Son pieno di contraddizioni, che male c'e'
adoro le complicazioni, fanno per me
non metterò la testa a posto mai...
Sogni ad occhi aperti
Io sono un tipo, che si fa, molto guidare dai propri pensieri e desideri, il più delle volte mi capita di non pensare realmente a quello che faccio, perché so che se ci ragionassi, determinate cose, non le farei, quindi devo cogliere l'attimo e farle.
A differenza, di quello detto in altri post, questa non è una delle cose che di me vorrei cambiare, credo che, la capacità di sognare e provare desideri in fondo, sia quello che ci differenzia dagli animali, siamo in grado di immaginare qualcosa per poi realizzarla, concretizzarla, far divenire un sogno realtà.
Sognare e bello, dovremmo farlo un po' tutti, ma l'importante è capire dove bisogna fermarsi e cominciare a vivere.
La strada
domenica 18 novembre 2007
Perchè?
Questo è un altro dei post dove cerco di capire chi sono.
Oggi è una di quelle giornate fredde e mia madre ha fatto la polenta, questo piatto mi ricorda quelle belle tavolate con tutti i parenti, ognuno con la sua bella porzione, o con una spianatoia con cosa tutta la polenta, tutti a parlare del più o del meno, discussioni sui fatti del giorno, sulla politica, insomma di ogni cosa, l'importante è stare insieme, anche se abbiamo il brutto vizio di urlare quando discutiamo :( , che bei ricordi, penso che alcuni dei ricordi più belli che ho, sono proprio in famiglia, a natale, durante i compleanni, a pasqua e pasquetta, penso che saranno momenti che non dimenticherò mai.
Comunque, sono giunto alla conclusione che la troppa spensieratezza, alcune volte rallenta il processo di crescita interiore, io me ne rendo conto, sto cercando al giorno d'oggi di ritornare al passo... spero solo che il mondo non vada troppo in fretta, perché a differenza di qualcuno io, non voglio scendere, ma voglio salire.
PS: La fotografia abbinata al post, centra poco, ma mi piaceva, dà l'aria sognante al post.
sabato 17 novembre 2007
Falò
Perchè il falò come immagine? Io lo vedo molto correlato al concetto di amicizia, pensate ad un bel falò in spiaggia, sui monti, ovunque sia possibile ritrovarsi.
Vorrei per prima cosa, inserire una definizione da dizionario:
Amico, persona cara, a cui si è molto legati
Ma cosè veramente l'amicizia? E' fiducia? E' rispetto? E' un aiuto nei momenti difficili? Cos'è?
Invito tutti a commentare ed incentivare le definizioni e le motivazioni che portano due persone ad essere amici.
Commentate gente...
giovedì 15 novembre 2007
Cercando di studiare
Questo semestre voglio darmi almeno due esami, che sono, calcolo, questo stramaledetto esame matematico, e algoritmi 2.
Il primo è la mia bestia nera, non riesco a entrare proprio nel sistema dei numeri, eppure non è che non capisco le cose, ma mi è difficile il metodo, forse dovrei solo fare più esercizi, il secondo invece è un esame veramente complesso, uno di quegli esami dove studiare non serve a nulla, cioè, non proprio a nulla, ma è solo la fase iniziale, algoritmi 2 è quel genere di esame dove ti insegnano un metodo di analisi del problema, e tu in base al qual'è questo problema applichi di volta in volta un metodo diverso, capisci qual'è il più efficace e sai anche dimostrare il perché; come potete capire è uno degli esami fondamentali del nostro corso di laurea.
Comunque, non è solo l'essersi disabituato allo studio che mi pesa, sono anche molte altre cose, che ho nella mente, mille altri pensieri, che girano e vorticano, vorticano e girano... ma che sto a di... boooh, comunque sia, oggi ho pagato la prima rata... 315€ e per fortuna che studiare è un diritto, pensa se non lo era, la cosa che mi fa più arrabbiare delle tasse, è che di fatto a noi studenti non torna quasi nulla di quello che diamo, quei fondi dovrebbero servire alla didattica, per migliorare strutture e strumentazioni, ma non è cosi!!!
Comunque sia bisogna pagarle, non c'è soluzione.
Fra 2 ore avrò l'incontro col mio preside di facoltà, dove capirò se potrò portare a termine la manifestazione Cinescienza, che per dovere di cronaca ho rimandato a data da destinarsi, speriamo in un positivo feedback, staremo a vedere, sapete com'è... la speranza è l'ultima a morire.
A presto
mercoledì 14 novembre 2007
War's Life
Ci avevano reclutato, come prescrive la legge in caso di guerra, appena raggiunta la maggiore età, eravamo giovani e totalmente impreparati, per non dire un po "figli di papà.
I primi due anni del nostro servizio lo svolgemmo al campo di addestramento, questo, per temprare al meglio i nostri caratteri, era situato su la più inospitale luna di saturno, penso il peggior luogo della galassia, i primi tempi furono terribili, eravamo sempre bersaglio dei più anziani, nonché dei nostri superiori, che di uomini inetti, che sarebbero mai stati pronti per la vita militare, non sapevano che farsene, fu qui che capii cosa significa essere un uomo.
Il campo, a differenza di quello che molti pensano, non è solo un posto dove ti insegnano a combattere, ma è dove ti fanno capire cosa vuol dire vivere veramente.
Al campo di addestramento sono successe talmente tante cose, che elencarle sarebbe un impresa impossibile, ma una su tutte è sempre viva nella mia mente...
Stavamo svolgendo un addestramento speciale per testare la nostra capacità di sopravvivenza in situazioni estreme, i nostri superiori ci lasciarono ognuno isolato dall'altro con solo un coltello e una scatola di fiammiferi, per dieci giorni, nessun aiuto doveva esserci dato, di nessun genere.
La situazione era ogni giorno più difficile, trovare qualcosa da mangiare era quasi impossibile, scaldarsi non ve ne parlo, gli animali da cui prendere le pellicce e il cibo, erano veramente pochi, una situazione del genere, risvegliò in noi coinvolti e in me, tutti gli istinti primordiali, durante la notte il terrore più assoluto può impadronirsi di voi, lo sconforto di non farcela, la disperazione più assoluta; ma alla mattina, alle prime luci dell'alba, la speranza torna a bussare alla porta, il sorgere del sole risveglia la parte razionale che è in noi, si torna a capire di essere un uomo, un uomo che combatte e vince.
Fu durante questa esperienza che diventai la persona che sono ora, durante quella solitudine, durante le lunghe ore notturne, ebbi il tempo di riflettere e di capire chi ero e dove volevo andare, fu li che capii che volevo rimanere e intraprendere la carriera militare.
Finiti i dieci giorni, ci tornarono a prendere, solo una volta tornato al campo fui informato che dei cinquanta partiti, solo in trenta tornammo, venti non superarono la prima, in effetti la prova era stata pensata appositamente per eliminare gli elementi, che non avrebbero avuto nessuna possibilità di continuare, questo perché quando si sta sul campo di battaglia, si combatte meglio sapendo che le persone che avete accanto sono persone che vi lasceranno mai le spalle scoperte.
Il giorno dopo il rientro annunciai ai miei superiori la mia volontà, ne furono molto felici, e il giorno stesso fui mandato alla scuola ufficiali, perché come si dice... chi ha tempo, non aspetti tempo.
Scoprii presto che la scuola ufficiali, è molto peggio del campo di addestramento, perché oltre a svolgere le normali attività, come la sveglia alla mattina alle 6, corsa, addestramento e via dicendo, dovevamo anche studiare, dalle scienze matematiche ai fondamenti di tattica militare, dalla fisica alla psicologia, e questo perché il nostro compito usciti da li, non era solo di combattere, ma di comandare.
Fu dopo pochi mesi in scuola ufficiali, che subimmo il primo attacco, che portò all'inizio delle ostilità vere e proprie, non che prima non si fosse stati in una situazione di guerra, ma si pensava che servisse più per generare un allarme, che per una vera necessità; io dopo aver visto i risultati disastrosi dell'attacco, trasmessi dai telegiornali, come prima reazione pensai di partire, ma grazie ad alcuni miei superiori, capii che sarei stato più utile comandando una truppa che come semplice soldato, quindi rimasi.
Uscii dall'accademia alla fine del quinto anno, la guerra era al suo apice, fui subito assegnato ad una truppa in partenza, rimasi con loro per un anno, finché non fu sciolta, eravamo rimasti pochissimi dopo l'ultima battaglia, e i suoi membri assegnati ad altri incarichi, io fui assegnato ad una delle truppe più ardite di tutto l'esercito, uomini che non conoscevano la parola paura, non conoscevano cosa volesse dire ritirata, potevano solo andare avanti, era una di quelle truppe che si chiamano in situazioni disperate, erano uomini legati l'un l'altro da un legame di sangue, di fratellanza, talmente forte, che si veniva definitivamente accettati nel gruppo, solo dopo aver combattuto almeno una volta al loro fianco.
Con loro sfiorai le centocinquanta missioni, fummo i primi a riuscire a catturare uno dei loro capi, i primi a catturarne uno vivo; fu un grande passo perché ci permise di capire di più su chi avevamo davanti, fu l'inizio della nostra vittoria.
Sono passati dieci anni dal mio reclutamento, ora ci troviamo sull'ultimo avamposto del nemico, non sono più un membro di quella gloriosa compagnia, fu sciolta per gravi problemi di insubordinazione, i membri subirono sorti diverse, chi espulso dall'esercito chi riassegnato, io ne uscii pulito.
Domani effettueremo l'ultimo attacco, che con una buona dose di fortuna, metterà fine a questa guerra, con la nostra vittoria, cosi da vendicare i milioni di morti di questa guerra.
Durante l'attacco fu colpito da una raffica sparata dal fuoco nemico, non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto della situazione, in un attimo vide nei suoi occhi ogni istante della sua vita, vide gli attimi di gioia e di disperazione, vide le battaglie e le vittorie, vide quando era bambino e giocava alla guerra con i suoi amici, simulando le ferite, e quando cresciuto le viveva sulla sua pelle le ferite, vide se stesso.
Ora riposa insieme a migliaia di altri soldati caduti, ricordato dai cari, dimenticato da tutti.
martedì 13 novembre 2007
Love's Bar
"Troverò il modo di rimanerci da solo, e li...", e li cosa???
"mi dichiarerò", si, come se fosse facile a farsi! dichiarare il proprio amore, non è mai una cosa facile, ci sono mille variabili in gioco, bisogna trovare l'attimo adatto, non puoi arrivare e dire "ti amo!" come se dicessi "oggi è una bella giornata", la dichiarazione è più un atteggiamento di testa, bisogna sentirsi pronti a qualsiasi possibilità, anche a quella di un rifiuto.
"Non mi si può resistere sapete?", si come no, nemmeno tu ci credi.
Che discorso che ha fatto, scommetto che tra un paio di giorni, lo troveranno distrutto a casa sua, piangendo per la perdita di lei, e rimpiangendo le cazzate che ha fatto, proprio strana la gente.
Qui nel Bar non è la persona più strana, ad esempio c'è Joe, che è il barista, tutto il giorno dietro al bancone, Joe naturalmente non è il suo vero nome, se lo è cambiato in onore di Boe il barista dei Simpon, e anche perchè cosi sembra più alla moda, Joe si crede bello, ci prova con tutte, ma gli viene sempre sistematicamente detto "Gira al largo, bello!!"; poi c'è Luca, il sempre ubriaco, entra al Bar la mattina, come se timbrasse il cartellino, e ne esce alla sera, questo naturalmente quando non è al lavoro, a casa si ritrova un situazione non delle più rosee, una ex moglie sanguisuga, un lavoro da fame, e il tutto aggravato da qualche precedente con la giustizia, ma in fondo è un brav'uomo, deve solo trovare qualcuno che lo aiuti a ritrovare la strada giusta.
Nel bar ogni giorno, vengono anche molti anziani, pensionati, a giocare a briscola, tre sette, è uno spasso sentirli discutere di politica, del fatto che la pensione è sempre più bassa, delle dispute a chi ha tirato cosa, sul carico a bastoni o a denara, sono la vera anima del locale.
Infine ci sono io, o per lo meno, c'ero, perchè sono morto da più o meno quindici anni, questo locale era tutta la mia vita, o per lo meno lo credevo fin poco prima di morire.
Tutto successe più o meno, quindici anni fa, come ogni giorno, la mattina presto aprivo il bar, le solite cose da fare, tirare giù le sedie, organizzare il bancone, sempre le stesse cose, solo che quella mattina, successe un qualcosa di diverso dal solito, entrò nel bar una ragazza, io nel vederla rimango quasi folgorato, una bellezza senza precedenti, viene verso di me e si presenta, e dice che è venuta per il posto di cameriera, in effetti tempo prima, avevo messo un annuncio, ma me ne ero totalmente dimenticato.
Vi dico subito che appena ho saputo il motivo per cui era venuta, avevo già deciso di prenderla, anche perché era l'unica candidata, per fare almeno la faccia della persona seria, decisi di farle un mini colloquio, alla fine di questo le dissi che era assunta e di tornare il giorno dopo.
Non so se conoscete la sensazione del colpo di fulmine, quando vi sembra di vedere un angelo che scende dal celo, una stella che esplode solo per voi, be!!! è la stessa cosa che successe a me.
Il giorno dopo cominciò il suo lavoro, io osservavo tutto quello che faceva, come si muoveva, ogni minimo particolare, ne ero sempre più affascinato, cercavo ogni tanto di far cadere la sua attenzione su di me, ma senza troppo successo.
Il tempo passo, circa due mesi, un giorno mi feci coraggio e mi decisi, le chiesi di uscire, non sapete i problemi che mi feci, sul fatto che fosse più o meno opportuno fare questo passo, fatto sta, mi decisi, mentre lo chiedevo il cuore era a mille, riuscivo a parlare a malapena, accetto!!!, in quel preciso istante dall'interno della mia anima salì un urlo di gioia, ero al settimo celo.
La sera dopo uscimmo, l'andai a prendere a casa, era stupenda, ci dirigemmo verso un locale del centro, volevamo svagarci un pò, parlare tra noi, conoscerci, ma anche divertirci, parlammo tutta la sera, ballammo, ogni secondo che passava la trovavo più bella, ero totalmente concentrato mentre parlava e raccontava, sulle note della sua voce, mentre ballava ero perso nella sua bellezza, mi sembrava che c'eravamo solo io e lei al mondo, verso mattina decidemmo che era ora di tornarcene a casa, uscimmo dal locale, e nel buio del parcheggio, con la luce della luna sola ad illuminare la notte, galeotto fu il passaggio troppo stretto tra due macchine, galeotto fu un incrocio di sguardi, ma li fu che ci baciammo, un istante infinito, io ero lei, lei era me, due anime unite in un abbraccio, ci staccammo, e guardandoci capimmo di essere un anima in due corpi, due anime gemelle che si erano cercate e incontrate durante il lungo cammino della vita.
Tutto successe quella sera, anche il tragico incidente che ci coinvolse sulla strada verso casa, fummo travolti da un camionista colpito da un colpo di sonno, lei non si accorse di nulla, morì sul colpo, io ebbi il tempo di capire cosa era successo, il tormento ancora non mi lascia, morii poco dopo, ora sono obbligato a rimanere qui relegato, nel mio bar, fino alla fine dei tempi, con la colpa di non essere riuscito a proteggere la cosa a cui tenevo di più nella vita, solo una cosa mi consola, sapere che in fondo quel singolo bacio ci ha unito in maniera indissolubile, anche se non potremmo mai più incontraci.
Presa in giro
Credono che siamo i soliti ragazzini che basta che li porti in uno studio televisivo e sono tutti contenti e felici?
Be non è cosi, a noi di essere invitati a "Exit" su La7 come Azione Universitaria per fare delle domande al ministro Mussi, essere messi in scaletta, e poi vederci scavalcare da altri gruppi senza la possibilità di fare nemmeno una singola domanda, NON CI STA BENE.
E' una questione di serietà, non è possibile che si invita un ministro, si invitano vari movimenti giovanili che fanno politica nell'università, e poi si lasci parlare un solo gruppo, creando servizi "ad hoc", in cui sembra che all'università esistono solo loro, e agli altri gruppi non si permetta nemmeno di parlare, non è possibile, che un ministro possa dire cavolate su cavolate senza che nessuno controbatta , che un rettore ammetta che fa come gli pare, fa entrare parenti all'università, monopolizzi la poltrona di rettore, e si faccia passare il tutto per perfettamente normale, questa non è serietà televisiva.
This is only for me...
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domenica 11 novembre 2007
L'italiana
Renato Zero, un maestro.
Questa canzone andrebbe letta più e più volte.
Siamo tutti Italiani.
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L'italiana
Renato Zero
Non è il fascino ruffiano di una bandiera
la carezza di un dialetto, né una melodia
una cucina così povera ma sincera
allora che cos'è che mi lega a te.
Quella faccia strafottente così italiana
di coraggio, di passione, di gelosia
stai nel recinto anche tu
in questo ghetto ci stai
per non vivere più
che bell'esempio che dai.
Non rinuncerò
io non sbarrerò la porta
non accetterò
che la faccia mia sia un'altra ed io
quanto ti ho amata pure io
ma questo cielo oltre che il tuo
è pure il mio, la stessa anima
più malinconica, se questo è un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
nel timore che un amore ci porti via
migrazioni naturali quelle del cuore
valigie che pesano.
Non c'è terra non c'è mare che può spiegare
quale mistica attrazione ci tiene qui
pronti a soffrire così
sono secoli ormai
le differenze fra noi
le appianeremo se vuoi.
Madre anche tu
salva almeno le apparenze
tutti i figli tuoi
dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io
se ti ho difesa lo sa Dio
ma il tuo pensiero non è più limpido
forse nostalgico
vivo di questa mia utopia, cara democrazia
non ci vedrai più
tutti intorno a una bottiglia
non c'entriamo ormai
nel ritratto di famiglia e tu
più delirante di così
madre dimenticata lì in un angolo
un ruolo scomodo
siamo davvero figli tuoi
così sicura sei.
Io ci spero sai
che quel silenzio arrivi, mai!
Caos
In questo post vorrei parlare della mia visione della creazione di ogni cosa. Io sono un credente, dichiaratamente cristiano cattolico, ma sul fatto della creazione ho una visione abbastanza diversa rispetto alle sacre scritture.
Io penso che effettivamente l'universo sia stato creato per mano di Dio, ma che la creazione non sia stata null'altro che la scintilla che ha dato inizio a quel fenomeno chiamato "Big Bang", cioè la nascita di tutto, il momento in cui si sono formate le prime molecole, l'attimo in cui dal perfetto ordine interno al Big Bang, si è creato il caos, l'attimo in cui la molteplicità di combinazioni tra le particelle ha permesso la creazione prima delle stelle, e poi dei pianeti ed infine della vita, l'attimo in cui si è creato tutto.
La vera creazione di Dio è stato il caos è stata la possibilità della scelta, la probabilità di verificarsi di qualcosa, la grandezza della possibilità di scegliere l'ordine nel caos.
La grandezza della creazione risiede in un semplice tocco, ogni attimo nell'intero universo nascono e muoiono stelle, pianeti, molecole, atomi, particelle e subparticelle, ogni attimo nel cosmo si verifica il miracolo della creazione.
Io sono dell'idea che non siamo unici, la molteplicità di combinazioni che la creazione ha generato esclude questa possibilità, e poi mi rifiuto di credere che Dio, nella sua magnificenza ci abbia lasciati soli, come unici padroni di un immenso spazio, che probabilmente non potremmo mai raggiungere.
Io credo all'esistenza di un Dio, il Dio creatore, un Dio uno e trino, ma le mie visioni su determinati argomenti sono abbastanza particolari.
Fuoco
Io sono sempre stato affascinato dal fuoco, mi piaceva dare fuco alle cose, vederne la reazione, alimentare la fiamma e farla crescere, per la cronaca... NON SONO UN PIROMANE!!!!!!
Oggi a casa ho (purtroppo per i miei genitori) una stufa a legna, consumo più legna io, che un accampamento in siberia :D, quanto mi piace quando il calore arriva a 1000, quando le fiamme riempiono tutta la stufa, sbattono contro il vetro e creano strane piroette in aria.
Il fuoco è una ballerina di danza classica, che balla secondo schemi, antichi di miliardi di anni, la più bella danza dell'universo.
sabato 10 novembre 2007
Il cappellaio matto...
Gli orologi scandiscono il tempo in maniera anonima e fredda, ogni secondo un TIC, ad ogni ora, una ciclo completo della lancetta dei minuti, e non parliamo dei freddi orologi digitali con le cifre a LED formati da 7 segmenti, fredde e impersonali.
Ora noi abbiamo costruito una civiltà che vive seguendo l'incessante scorrere del tempo, ma ci siamo mai domandati se è il modo giusto di vivere? Ci siamo mai domandati se è effettivamente il modo corretto e sano di vivere? Io sono giunto alla conclusione che il tempo deve essere un amico che ci accompagna e ci consiglia, non un padrone che ci comanda cosa fare e come farlo, riscopriamo la dolcezza del vivere seguendo i propri tempi, del riscoprire il normale andamento della giornata e seguendo lo scorrere lento del giorno e della notte, riscopriamo la vita e il tempo come amico.
Il cappellaio matto, fu condannato perché "ammazzava" il tempo cantando, noi facciamolo rivivere vivendo.
Voglio citare la filastrocca cantata dal cappellaio matto, a me piace molto e serve ad ammazzare il tempo :D :
Twinkle, twinkle, little bat!
How I wonder what you're at!
Up above the world you fly,
Like a teatray in the sky.
We live in a Mac Universe...
Sono 10 anni che inseguo la possibilità di avere tra le mani un mac ed ora è giunto il momento, speriamo solo che il corriere si sbrighi, non vorrei congelarmi aspettando al cancello di casa per 20 giorni :D :D :D :D :D .
L'altro giorno sono entrato nello studio di un mio professore e questi aveva installato Leopard su un ibm thinkPad, e la cosa bella e che funzionava da dio, andava la rete, la grafica e praticamente tutto, una cosa stupenda.
Appena avrò ricevuto il gioiellino voglio scrivere una recensione (si chiamiamola così) del MacBook e di Leopard, magari con un'occhio di riguardo all'installazione di Linux su MacBook.
Il concetto di molteplicità di universi
Il ragionamento che voglio fare qui invece, nasce da una riflessione avuta leggendo "Praticamente Innocuo" di Douglas Adams, pensate se effettivamente l'universo e tutto ciò che esiste venisse a definirsi in base a tre coordinate, cioè spazio, tempo e probabilità di verificarsi di un evento, cosa avremmo... una molteplicità di universi e ti tratti temporali diversi, che portano alcuni a intecciarsi, altri a prendere strade a se stanti, immaginate se ad esempio Hitler avesse vinto la guerra, oppure se l'america fosse stata scoperta ai tampi degli antichi romani, tutto ciò che conosciamo sarebbe diverso.
Ma pensateci bene, alla fine ciò è collegabile non solo ai grandi eventi, ma anche ai piccoli, come le decisioni che prendiamo, pensate a come tutti gli eventi sono strettamente collegati, come una nostra singola decisione può cambiare molti altri eventi e di fatto modificare un percorso storico, e quindi creare un determinato percorso, pensate se al posto di quell'evento se ne fosse fatto un altro, si sarebbe generato un altro percorso, totalmente diverso, che avrebbe portato ad altre conseguenze ed altre scelte, in una struttura a grafo con infiniti nodi, quindi per definizione questo genera infiniti universi, ognuno simile, ma allo stesso tempo diverso.
L'unica problematica e che al momento non siamo in grado ne di sapere e dimostrare se effettivamente esistono altri universi, solo teorizzarli, noi viviamo in un unica realtà e percorso di questo immenso grafo, non abbiamo la possibilità di sapere cosa una nostra scelta porterà, possiamo solo azzardare, vedere e sperare.
Io, credo che esistano altri universi, come d'altronde credo nella possibilità di altri mondi abitati da forme di vita intelligenti, non mi rassegno all'idea che siamo una casualità unica nell'universo, che siamo SOLI, e anche il pensiero del fatto che esistano altri universi è una piccola consolazione, per non disperdersi totalmente nella disperazione della solitudine cosmica.
La giornata di oggi
Sveglia tranquilla, avevo da fare dei giri per risolvere delle cose, vari imprevisti durante lo svolgimento di questi, risultato non sono riuscito a farne nemmeno uno. Con mia sorella allora decidiamo di andare a scuola sua a prendere il libretto delle giustificazioni, risultato... traffico sulla pontina non riusciamo ad arrivare nemmeno li, arriviamo a l'EUR, mi chiamano dall'università, è il direttore del dipartimento di chimica Prof. Aldo Laganà, mi interroga sull'evento cinescienza (dico interroga perché mi ha fatto praticamente un terzo grado per telefono) , dicendomi di fatto che non mi avrebbe concesso l'aula ne adesso ne mai, nemmeno se lo avesse chiesto il rettore in persona, io non capendo bene i motivi e pensando di fossero dei problemi di gestione dell'aula, contatto subito il mio direttore di dipartimento che gentilmente mi aveva prenotato l'aula, scoprendo che era stata contattata dal direttore del di chimica e che non aveva capito che l'evento lo volesse fare Azione Universitaria (in effetti potrebbe esserci stata un incomprensione tra me e lei), lei gentilmente mi spiega il tutto e ad un certo punto non so se volente o per sbaglio afferma che quando l'ha chiamata il direttore del dipartimento di chimica, questo ha citato il fatto che i collettivi di scienze si erano andati a lamentare da lui. Qui io ho fatto un ragionamento... vuoi vedere che mi hanno revocato il permesso solo perché è Azione Universitaria che organizza????? Devo anche ammettere che il mio direttore si è offerto di cedermi un altra aula in dipartimento per essere coerente con le sue scelte, ma il problema adesso non è più fare o non fare l'evento secondo me, è stabilire il perché un evento a scienze matematiche fisiche e naturali se lo fa Azione Universitaria non si può fare?
Lunedì andrò dal preside di Scienze per vedere lui cosa mi dice, per mettere una parola definitiva a questo sistema, oramai marcio, in cui i collettivi fanno quello che vogliono e dettano legge.
In futuro ho intenzione di presentare ulteriori iniziative quindi vorrei evitare che problematiche simili si ripropongano.
giovedì 8 novembre 2007
Il tappo
ore 7:36 am
Molti ultimamente cercano di sapere cosa sta pensando la mia mente, cosa celo dietro ai messaggi criptici del blog, in realtà quali sono questi dubbi, di che natura sono, per ora l'unica cosa che posso dirvi è: NON PREOCCUPATEVI.
Tutte le persone dell'universo passano per un periodo di dubbi interiori, questo è il mio, scegliere la strada giusta non è mai facile, soprattutto per uno come me, che non ha mai combattuto la corrente, ma si è lasciato lievemente trasportare da questa, ogni scelta cambia il proprio percorso futuro, modificando quello che succederà, ampliando lo spettro delle diverse possibilità, e modificando noi stessi.
Sarebbe bello sapere in anticipo già cosa succederà facendo una determinata scelta, quali percorsi si aprono e quali si chiudono, ma purtroppo non ci è dato saperlo, anche se devo ammetterlo che pensandoci sopra, effettivamente, non mi piacerebbe sapere prima cosa succederà.
Ogni scelta coinvolge sempre non solo se stessi, fare una determinata scelta a volte produce conseguentemente, cambiamenti nella vita di qualcun'altro, ci sono persone destinate per periodi della propria vita a percorrere pezzi di strada con voi, altre che non lo sono, persone che scelgono di starvi vicino, altre che scelgono di allontanarsene, questo è il lungo percorso della vita, le traverse che scegliamo condizionano gli eventi e noi stessi.
E' l'ora della scelta...
Noi che traversa vogliamo prendere? Io, che traversa voglio prendere?
mercoledì 7 novembre 2007
Il disegno
Schema esemplificato della scelta!!!
Immaginate di trovarvi in un lungo corridoio totalmente bianco, perfetto, nemmeno un imperfezione, lungo lunghissimo, tutto è chiaro ed evidente, ad un tratto trovate una porta, non sapete cosa c'è dall'altro lato, solo che vi porterà da qualche altra parte, sapete solo che attraversando quella porta entrerete in una nuova dimensione della vostra vita, comincerete a ragionare in modo diverso, a comportarvi in modo diverso, a pensare in modo diverso, cosa fate?
Io forse sto per attraversare la porta, anche se attraversandola potrei trovarmi a percorrere un sentiero peggiore di quello lasciato, sperando invece di entrare in quello migliore.
Alcune volte bisogna intraprendere nuove strade e nuovi percorsi, bisogna cambiare qualcosa per rinnovare e dare alla vita nuovo senso, senza però dimenticare mai cosa si è, e cosa si è stati.
Citazioni a tema 2
[...]
Il guaio, quando si cerca di far accadere l'incidente giusto, è che esso non accade.
[...]
La principale differenza tra una cosa che potrebbe rompersi e una cosa che non può in alcun modo rompersi è che quando una cosa non può in alcun modo rompersi si rompe, di solito risulta impossibile da riparare.
[...]
Viviamo in tempi strani.
Viviamo anche in strani posti: ognuno di noi abita in un proprio universo. Le persone di cui popoliamo i nostri universi sono le ombre di altri universi che si intersecano con il nostro.
martedì 6 novembre 2007
Il tempo
Mi soffermo spesso a pensare al tempo che passa, e scopro che in effetti il tempo è un immensa fregatura, no parlo sul serio, il tempo non è mai abbastanza per fare quello che bisogna fare, si inizia cercando di organizzarsi tutto, tutto nei precisi dettagli, questo dalle alle, quest'altro dalle alle, ma alla fine per una cosa o per un altra si finisce per non riuscire a rientrare nei tempo che si è stabilito, perchè? Perchè il tempo è una costante relativa e non assoluta.
Einstein diceva spiegando il concetto di relatività:
Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.
Il secondo è definito come la durata di 9 192 631 770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperfini, da (F=4, MF=0) a (F=3, MF=0), dello stato fondamentale dell'atomo di cesio-133che definizione impersonale... non trovate?
Pensate a questa definizione invece che bella, non precisa, non calcolabile:
L'istante di tempo che passa dall'incrocio degli sguardi al battere all'unisono dei cuori di due innamorati.
certo non sarà utilizzabile per calcoli scientifici, ma è molto più personale, vero? :D
Citazioni a tema
Tricia, nella vita, aveva perso solo un'occasione. Adesso riflettere su quell'occasione perduta non le procurava più i tremori di una volta. Immaginava che fosse stato allora che qualcosa era morto in lei.
[...]
Tutti passiamo per quest'esperienza. Ogni momento di ogni giorno. Ogni singola decisione che prendiamo e ogni respiro che facciamo aprono alcune porte e ne chiudono molte altre. Della maggior parte delle porte non ci accorgiamo. Di alcune invece sì. A quanto pare tu ne hai notata una.
Marvin
Non è vero del tutto... sto solamente passando un periodo in cui devo prendere delle decisioni e più in fretta le prendo meglio è, sono treni che passano una volta sola e non aspettano molto in stazione, e la mia paura è di stare per perdere quello importante, ciò che mi trattiene e non sapere se effettivamente è mai arrivato in stazione.
Ma perché poi scrivo queste cose online, sarà un bisogno di liberare qualcosa che ho dentro? Ma se poi alla fine non dico tutto, cioè dico le cose per vie traverse o le crypto, ma che le dico a fare?
So solo che per ora scrivere le cose sul blog mi fa molto bene (o per lo meno penso mi faccia bene, non vorrei che in realtà fosse il contrario) quindi continuerò a scrivere solo la verità e quello che penso e sento.
Dubbi
Quando avete ottimo la paura di scegliere qual'è la giusta decisione da prendere, sapendo che ogni scelta può cambiare profondamente la vostra vita?
Io sto vivendo un momento simile, sono arrivato ad un bivio, o prendo una strada oppure prendo l'altra, senza possibilità di tornare indietro, alcuni mi dicono che c'è sempre modo per rimediare alle proprie decisioni, questo non è il caso. E' la prima vera decisione che prendo di importante in vita mia, molte persone penso al posto mio agirebbero secondo istinto, seguendo quello che dice cuore e mente, come d'altronde ho fatto fin oggi in molte scelte, ma non è questo il caso, una decisione sbagliata non sarebbe tollerabbile e sostenibbile, per come sono fatto io.
Ma soprattutto mi preoccupa il fatto di non sapere se tutti questi dubbi non siano altro che un modo per nascondere a me stesso la soluzione, mi riempio di dubbi per non pensare a come affrontare la cosa? Sono arrivato al punto di non sapere più cosa pensare, sono 24 ore su 24 impegnato nell'assurda risoluzione di questi dubbi, sarà l'età?????
Oppure sarà giunto il momento in cui devo effettivamente capire cosa voglio?
Sto letteralmente male, sapete la sensazione che si prova appena prima di un esame, lo stomaco che si restringe, la mente che non si ricorda assolutamente più nulla, che cerca di ricordare teoremi su teoremi ma non ci riesce... ecco la mia situazione al momento è molto simile, vaglio possibilità su possibilità, analizzo situazioni e cose, ma senza trovare una soluzione al problema.
Mi farò forse troppi problemi?
lunedì 5 novembre 2007
Altro post cryptato
Questo post si va ad unire all'altro post cryptato, scriverli mi fa sentire moooolto meglio... e mi fa sentire ancora meglio sapere che nessuno sa che c'è scritto.
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chiedo venia...
Il fatto è questo, ho detto una marea di cavolate tanto che sulla metro ragionando sul discorso arrivato alla conclusione ho fisicamente dato una craniata alla porta della metro per lo stupore di aver detto quello che ho detto (è la verità), IO calcolatore e che razionalizzo tutto??????????? ma quando mai, me so fatto una passata di tutte le decisioni prese da ME nella mia vita non c'è ne una su cui abbia ragionato, tutte prese d'istinto senza pensarci, io che razionalizzo i sentimenti... ma quando mai, sono una delle poche persone che non si incazza mai, ma se succede e meglio non starci vicino, in amore non mi sono mai innamorato perché sono una persona che non guarda l'aspetto estetico, mai fatto, ho sempre pensato che una persona è quello che è e che fa, e non come appare, ad esempio preferisco emergere per le mie azioni più che per come appaio a prima vista, e cerco questo anche in un eventuale lei... una persona che sia, non che appaia.
Sono la persona più irrazionale del mondo ma che vuole e cerca di darsi un apparenza di freddo calcolatore ma così non è... cerco di dare risposte a cose dove le risposte non ci sono, ma sono fatto cosi, voglio sapere sempre.
Per il resto normalmente non nascondo nulla, ancora sto cercando di darmi una risposta alla marea di cavolate che ho detto...forse uno dei miei vari processi mentali un giorno darà una risposta, e spero che non mi faccia dare un altra craniata alla metro :D .
saluti.
Post dal laboratorio
Ora mi trovo qui per fare un pò di pubblicità all'evento CINESCIENZA (vedere post precedente), spero che l'evento sia molto partecipato, i film sono belli e speriamo di poter riproporre l'evento con altri titoli.
Vi aspettiamo numerosi.
domenica 4 novembre 2007
Perdere se stessi
Leggendo fumetti, vedendo film e telefilm, ascoltando musica, sembra che quando uno è innamorato viva un certo periodo della sua vita in funzione dell'altra persona, che ti svegli alla mattina pensando a situazioni vissute con quella persona, immaginando e pensando, si vive cercando un eterno contatto.
Ma è veramente cosi?
Può essere un sentimento cosi penetrante nel proprio modo di vivere?
Può arrivare al punto di far perdere la cognizione di se?
Cercherò in post successivi di arrivare ad una risoluzione del problema, anche se come fanno notare millenni di opere letterarie e non, ancora nessuno ci è arrivato.
L’enciclopedia galattica nel capitolo dedicato all’amore afferma che è troppo complicato da definire. La guida galattica per autostoppisti invece, sull’argomento amore, dice “evitatelo se possibile“.
sabato 3 novembre 2007
Superare il tempo e lo spazio
Lo scrivere è stato per molti durante i millenni un modo per far conoscere alle generazioni future e presenti un idea, un pensiero, un modo di essere e concepire la vita, guardate ad esempio il numero di capolavori che i grandi maestri del passato ci hanno lasciato, dalle grandi opere poetiche in cui le emozioni e sentimenti fluivano sulla carta, ai grandi romanzi dove storie di amore, avventura, ideale la fanno da padrone.
Al giorno d'oggi la carta sta via via perdendo il posto predominante che aveva in passato, cedendo il passo a quella che oggi è il nuovo mezzo, la rete, che ci permette istantaneamente di far conoscere a chiunque sul globo terraqueo il nostro modo di concepire il mondo, ci permette di incontrare persone diverse, di allargare la nostra visione, ci permette insomma di superare quella che per lunghi millenni è stata la limitazione di spazio e di tempo alla diffusione del sapere, ora se una persona scopre qualcosa a timbuctù istantaneamente una persona in siberia può venirne a conoscenza, esporre la sua idea sulla cosa e aiutare a migliorarla o completarla in un sistema di scambio continuo di informazioni.
La carta è arrivata alla conclusione del suo percorso di aiuto all'umanità, per millenni ha permesso ai saggi della terra di trarre le giuste conclusioni sui misteri che ci circondano, ora è il tempo dell'elettronica.
Da quello che ho scritto qui, può sembrare che sia una persona che odia la carta, non è cosi invece, ne sono un grandissimo estimatore, tante che non riesco a leggere un buon libro se non ce l'ho in versione cartacea, io sono dell'idea che finché non troveremo una buona replica del libro questo la farà da padrone, per ora i vari ebook reader secondo me non sono all'altezza della situazione, forse quelli di nuova generazione con l'utilizzo della ePaper riusciranno nell'impresa, staremo a vedere.
Io per ora ho cominciato a mettere quello che penso per iscritto nel mio blog dove persone da tutto il mondo possono vederlo e commentarlo, possono correggermi, posso io correggere loro, possiamo crescere.
Per ora scrivere qui mi ha fatto pensare e giungere alla conclusione di essere più deciso nelle cose che faccio, di non tirarmi indietro, di guardare in faccia al domani.
La rete è un grande strumento che avvicina un mondo che in fondo in fondo non è poi cosi grande.
Riflessioni sulla Morte
Sulla morte si sono interrogati praticamente tutti i maggiori filosofi di ogni epoca, chi è arrivato alla conclusione che dopo la morte ci sia il nulla assoluto, chi invece pensa che si rinasca a nuova vita, io sono dell'idea che ci sia qualcosa dopo la morte, non mi rassegno al nulla, non dico che dopo la morte ci siano l'Inferno e il Paradiso cosi come descritti da Dante Alighieri, ma sicuramente qualcosa c'è.
Concludendo posso solo dire una cosa alla dolce morte... a me non mi vedrai per molto tempo ancora, ho da fare molte cose, ho da vivere esperienze non vissute, ho da amare amori mai amati, ho da sperare in nuovi orizzonti, ho semplicemente da vivere.
Fra non molto...
E' finalmente arrivata la data del mio abbandono della piattaforma PC, dopo ben 8 anni di gioie e dolori, passo al Mac, con il mio primo MacBook nero (il colore ha un senso :D ) con la seguente configurazione:
Memoria: 2Gb
Hard Disk: 250 GB 5400rpm
Il tutto con lo sconto "on campus" viene 1620€ (c'è anche iworks + cavetto dvi/vga), non male.
Perchè il grande passo???
Un ossessione che ho fin da quando ho visto il primo osx, l'ho fatto comprare a mia sorella, e me ne sono innamorato ancora di più, ora ho deciso, me lo compro, addio PC, addio tutto passo a mac.
Precisazione.... la prima cosa che farò sul nuovo mac è installarci linux, non vivo senza il pinguinozzo :D .
Vi farò sapere appena lo avrò sotto mano le impressioni che si hanno nel tenere in mano un cosi grande concentrato di potenza e tecnologia.
L'esperienza con iPod Touch è spettacolare, non ho mai pensato in vita mia di aver speso meglio 300€, a tutti, fate questo acquisto, oppure aspettate l'iPhone, l'ho tenuto in mano, era un sogno, che bellezza.
Si come avrete scoperto sono un malato di tecnologia, forse sostituisco lo stupore verso il mondo con quello verso la tecnologia, che tristezza.
venerdì 2 novembre 2007
Trascinati da una corrente impetuosa
Sapete quella sensazione per cui anche se si vogliono fare determinate cose si finisce per, situazioni strane, a farne altre. Be, è quello che mi pare di vivere oggi, non so più se le scelte fatte fin oggi siano quelle giuste, o per lo meno, se mi hanno portato dove volevo essere, ho cominciato a ragionare sulla vita, su tutto ciò che ci circonda, sul fatto che fin ora non ho mai preso posizioni ferme su nulla, di fatto non mi sono mai esposto, ho fatto sempre ogni cosa nascosto nell'ombra, ho lasciato "che la corrente scorresse sopra me" che il mondo mi passasse sopra indifferentemente, il problema e che mente per il mondo che io ci fossi o no era uguale, per me no, ha modificato profondamente il mio essere, mi ha portato in luoghi e posti il più delle volte che erano quelli dove volevo andare, altre volte no.
Ora è giunto il momento di scegliere la strada giusta, è giunto il momento di proseguire per il lungo e pacifico sentiero che porta ad una tranquilla vita anonima e monotona o prendere il periglioso sentiero del monte che porta ad una vita nuova e rinnovata.
Qui la scelta è solo mia.
Dove voglio andare?
Io e te, perché io non sono te, e tu non sei me.
Io e te, perché io non sono te, e tu non sei me.
Dentro me penso ci sia qualcosa di molto simile al momento, non dico uguale per carità, ma simile, c'è un anima che vuole aprirsi, ed un altra che tende a chiudersi, il problema è che al momento si eguagliano in forza e determinazione.
Sarà solo il tempo a dirlo.
Sogno
Cado,
da altezze smisurate,
da sopra le stelle, cado,
paura, angoscia, agitazione, pensieri,
il giorno che è passato, il giorno che domani verrà,
ciò che si è oggi, ciò che si sarà domani,
cado,
Mi giro vedo il vuoto sotto me, buio
nessuna luce nell'oscurità, solitudine,
cado,
Luce, dall'oscurità una luce, cosé?
il giorno che viene? La vita che torna? cosé?
cado ancora,
Mi sveglio, la luce del giorno dalle tapparelle,
il pensiero di te alla mattina,
non cado più.
PS: (Non ho proprio il senso della metrica :D )
giovedì 1 novembre 2007
Chi sei veramente
Il titolo del post è palesemente copiato :D
Prendendo spunto da una bellissima aria del maestro Giovanni Allevi voglio fare una riflessione su chi sono.
Il punto è che più passa il tempo e più mi rendo conto di non saperlo nemmeno io, rileggevo post di qualche anno fa e sono rimasto stupito di quello che ho scritto, al giorno d'oggi non scriverei alcune di quelle cose, sarà la crescita, saranno le esperienze fatte, ma ad oggi mi sono accorto di essere una persona diversa da qualche anno fa, penso di più a quello che scrivo e faccio, sono più disposto a prendere posizioni salde, ragiono prima di agire, qualche anno fa era difficile che mi succedesse, sarà l'età.
Comunque sia sono vicino a capire chi sono e dove voglio andare, cosa voglio fare e perchè!!!
Saluti a tutti a presto.