domenica 4 novembre 2007

Perdere se stessi

Voglio continuare da perfetto non conoscitore della materia un discorso iniziato qualche post fa, sul tema dell'amore.
Leggendo fumetti, vedendo film e telefilm, ascoltando musica, sembra che quando uno è innamorato viva un certo periodo della sua vita in funzione dell'altra persona, che ti svegli alla mattina pensando a situazioni vissute con quella persona, immaginando e pensando, si vive cercando un eterno contatto.

Ma è veramente cosi?
Può essere un sentimento cosi penetrante nel proprio modo di vivere?
Può arrivare al punto di far perdere la cognizione di se?

E soprattutto riprendendo il precedente post, come si capisce quando è amore e quando è una propria auto-convinzione?

Cercherò in post successivi di arrivare ad una risoluzione del problema, anche se come fanno notare millenni di opere letterarie e non, ancora nessuno ci è arrivato.

Non per altro un famosissimo libro dice:
L’enciclopedia galattica nel capitolo dedicato all’amore afferma che è troppo complicato da definire. La guida galattica per autostoppisti invece, sull’argomento amore, dice “evitatelo se possibile“.

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