sabato 3 novembre 2007

Riflessioni sulla Morte

Penso di essere una persona fortunata da questo punto di vista avendo assimilato in un età abbastanza alta il concetto di morte, diciamo che la prima morte in famiglia che io ricordi è la mia bis nonna materna, ma ero talmente piccolo da ricordare le cose molto confusamente, giusto qualcosa, ma nulla più, mentre la prima che riesco a ricordare molto bene è uno zio da parte paterna, un fratello di mia nonna, questa è la prima volta in cui ho realmente cominciato a ragionare sul concetto di morte, su tutti gli aspetti che la circondano e sull'utilità della stessa, si utilità, sono giunto alla conclusione che per quanto dolorosa, la morte alla fine sia una necessità, permette di rendersi effettivamente conto che abbiamo un tempo limitato a disposizione, ci fa crescere e maturare.
Sulla morte si sono interrogati praticamente tutti i maggiori filosofi di ogni epoca, chi è arrivato alla conclusione che dopo la morte ci sia il nulla assoluto, chi invece pensa che si rinasca a nuova vita, io sono dell'idea che ci sia qualcosa dopo la morte, non mi rassegno al nulla, non dico che dopo la morte ci siano l'Inferno e il Paradiso cosi come descritti da Dante Alighieri, ma sicuramente qualcosa c'è.
Concludendo posso solo dire una cosa alla dolce morte... a me non mi vedrai per molto tempo ancora, ho da fare molte cose, ho da vivere esperienze non vissute, ho da amare amori mai amati, ho da sperare in nuovi orizzonti, ho semplicemente da vivere.

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